Strage di Newtown? La colpa è di Call of Duty

Mentre gli Stati Uniti sono ancora sotto choc per la strage avvenuta alla città di Newtown e si interrogano se è giusto che chiunque nel Paese possa acquistare con facilità armi da fuoco, alcuni giornali, in questo caso il Sun e il Daily Express, puntano il dito verso gli FPS prodotti da Activision e in particolare i vari Call of Duty. I due giornali infatti hanno messo in mezzo la passione dell’assassino Adam Lanza che era quella per Call of Duty dicendo che era un ossessionato di giochi di guerra.

I giornali in questione accusano Call of Duty in particolare per aver ossessionato Adam Lanza, all’interno della sua camera è stato scoperto che era appassionato anche di equipaggiamento militare e adorava i poster che ritraevano veicoli militari e armi in dotazione dell’esercito americano. All’interno dell’articolo sono stati inoltre citati degli psicologi che hanno appoggiato tale teoria nei confronti dei videogiochi di guerra e più in generale quelli violenti.

Naturalmente non tutti i giornali puntano il dito verso Call of Duty o più in generale verso i videogiochi violenti, il Guardian ad esempio ha voluto affrontare la situazione del controllo delle armi da fuoco in America, una situazione molto discussa già da tempo che, con la strage di Newtown, è stata messa al centro dell’attenzione.
Il Sun, che ha criticato molto Call of Duty per via della strage a Newtown, risulta essere incoerente con se stesso dato che, giorni prima del lancio di Call of Duty Black Ops 2, aveva fatto i complimenti al gioco nelle pagine del giornale dedicate all’intrattenimento.

E voi? Cosa ne pensate? E’ giusto puntare il dito verso i giochi di guerra come Call of Duty o più in generale ai giochi violenti? Questi giochi possono “creare” dei mostri? Diteci la vostra utilizzando i commenti.

Via: Eurogamer.

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Info su Pietro De Amicis

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