La disciplina di salto con l’asta ha delle regole ferree che ovviamente devono essere rispettate. Per volare e atterrare sul materasso le atlete possono scegliere spontaneamente un asta di qualsiasi lunghezza, costruita in fibra di vetro o bambù, possono anche impugnarla in qualsiasi modo e in qualsiasi altezza, non possono però, una volta staccatesi da terra per spiccare il volo, aggrapparsi sulla parte alta dell’asta, in questo caso il salto viene ritenuto non valido.
I salti a disposizione per ogni atleta sono 3, una volta superata l’altezza dell’asta quest’ultima viene alzata e il numero di salti a disposizione viene resettato.
L’asticella è costituita da un sottile strato di vetroresina circolare lungo circa 4,50 metri, l’atleta deve “volare” fino all’altezza in cui si trova l’asticella e cercare di scavalcarla senza toccarla per poi atterrare sul materasso.
Il salto con l’asta è una disciplina dell’atletica leggera molto bello da guardare ma allo stesso tempo richiede, per gli atleti, un grande sforzo fisico e mentale. Queste due caratteristiche permettono agli atleti di salto con l’asta di volare e atterrare sul materasso compiendo salti sempre più alti ed esteticamente perfetti.